Platybelodon danovi Borissiak, 1928

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812
Classe: Mammalia Linnaeus, 1758
Ordine: Proboscidea Illiger, 1810
Famiglia: Gomphotheriidae (Hay, 1922) Cabrera A. 1929
Genere: Platybelodon Borissiak, 1928
Specie e sottospecie
Il genere annovera attualmente le seguenti specie:
Descrizione
La caratteristica principale di questo strano proboscidato era rappresentata dal muso: esso era caratterizzato da un insolito sviluppo delle zanne inferiori, estremamente allargate. I due giganteschi denti, larghi e piatti, erano accostati l’uno all’altro e andavano a formare un vero e proprio “badile”. Le zanne superiori, invece, erano piuttosto corte e affiancavano probabilmente quella che doveva essere una proboscide corta e piatta. Questa straordinaria struttura doveva servire probabilmente a raccogliere quanto più materiale vegetale possibile nelle zone fangose e paludose nei pressi degli specchi d'acqua. Il platibelodonte, quindi doveva passare gran parte del suo tempo "dragando" i fiumi bassi alla ricerca di alghe e di piante. Il platibelodonte si è originato nel corso del Miocene da proboscidati poco specializzati come Gomphotherium. L’aumento delle dimensioni (il platibelodonte era grande come un elefante odierno) e la strana specializzazione della mandibola permisero a questo animale di raggiungere un successo evolutivo notevole e di prosperare per svariati milioni di anni. Una specie primitiva, P. danovi, è conosciuta nella Russia europea, mentre la specie più famosa e più evoluta, P. grangeri, proviene dalla Mongolia. Da notare che altri animali simili, ma probabilmente non strettamente imparentati (ad esempio Gnathobelodon e Amebelodon) si diffusero in Nordamerica più o meno nello stesso periodo, segno che la specializzazione delle zanne "a pala" doveva essere davvero utile. Una ricostruzione di platybelodonte è presente nel Parco della Preistoria di Rivolta d'Adda, mentre viene attaccato da un Macairodo, un felino dai denti a sciabola.
Diffusione
Vissuto nel Miocene superiore. I suoi resti sono stati rinvenuti in Europa orientale, in Asia, in Africa e forse in Nordamerica.
Bibliografia
–Sun, Bo-Yang; Wang, Xiu-Xi; Ji, Min-Xiao; Pang, Li-Bo; Shi, Qin-Qin; Hou, Su-Kuan; Sun, Dan-Hui; Wang, Shi-Qi (June 2018). "Miocene mammalian faunas from Wushan, China and their evolutionary, biochronological, and biogeographic significances". Palaeoworld. 27 (2): 258-270.
–Lambert, W.D (1992). "The feeding habits of the shovel-tusked gomphotheres: evidence from tusk wear patterns". Paleobiology. 18 (2): 132-147.
–Semprebon, Gina; Tao, Deng; Hasjanova, Jelena; Solounias, Nikos (2016). "An examination of the dietary habits of Platybelodon grangeri from the Linxia Basin of China: Evidence from dental microwear of molar teeth and tusks". Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology. 457: 109-116.
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Data: 10/08/1999
Emissione: Fauna preistorica Stato: Bhutan Nota: Emesso in un foglietto di 8 v. diversi |
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Data: 15/02/2018
Emissione: Specie estinte Stato: Mozambique Nota: Presente nel foglietto |
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Data: 29/11/1994
Emissione: Fauna preistorica del Caucaso Stato: Abkhazia Nota: Emesso in un blocco di 4 v. diversi |
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Data: 10/05/1996
Emissione: Mostra filatelica Hong Kong 96 Stato: Abkhazia Nota: Emesso in se-tenant |
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